Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 238° edizione , oggi intervistiamo il fotografo Stefano Buontempi, buona lettura.
Un saluto a tutti .. mi chiamo Stefano Bontempi ho 61 anni sono nato a Rimini dove vivo attualmente con la mia famiglia. Da buon romagnolo sono amante delle due ruote ma la passione principale rimane sempre la fotografia. Passione coltivata sin da ragazzino quando dovevo armeggiare con pellicole e diapositive ed aspettare con ansia il responso della stampa.
Da piccolo cosa sognavi di fare?
Mi affascinava il disegno e le arti figurative ed invece mi sono ritrovato a fare il bancario… che strana la vita….
La prima foto che hai scattato?
Non so esattamente se fu la prima foto scattata ma ho un ricordo ben preciso di quando con la mia prima macchina fotografica feci alcuni scatti (inguardabili) alle frecce tricolori in una dimostrazione sopra l’aeroporto di Rimini
Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché ?
Sono tanti i fotografi che ammiro, perché in ognuno trovo caratteristiche e modi diversi di mostrare la vita.. …In particolare chi mi ha ispirato maggiormente è Luciano Ghirri, con le sue immagini della spiaggia , soggetto che utilizzo spesso nei miei scatti in quanto particolarmente amante del mare.
Cosa non è per te la fotografia ?
Preferirei invece dire cosa è per me la fotografia, un modo di vivere , fare una fotografia vuol dire allineare la testa, l’occhio e il cuore (Henri Cartier-Bresson)
Qual e` la sfida di ogni scatto?
Realizzare foto che riescano a trasmettere emozioni e sentimenti, ricercare una perfezione i cui parametri variano costantemente con la maturità e l’esperienza acquisita
Che cos’è la curiosità?
E’ la carica energetica che ti permette di migliorare e di maturare le proprie capacità ma anche di mantenere viva la passione
Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?
Nelle mie foto di viaggio ritengo manchi un importante tassello rappresentato dall’India , paese particolarmente affascinante , che purtroppo, non sono ancora riuscito a visitare
Qual e` il tuo prossimo progetto?
Mi piacerebbe realizzare un libro fotografico della mia città , che offre particolari spunti storici e paesaggistici dal mare al bellissimo entroterra. E perché no anche un sito web tutto mio
Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
Non essendo un professionista la mia è stata una continua ricerca di spazi da poter dedicare alla fotografia. Sono passato dalla paesaggistica alla foto di viaggio ed infine alla street , tipologia di foto che mi affascina particolarmente in quanto viva e sempre attuabile.
Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
Nessuno in particolare , ma essendo autodidatta , devo spesso scontrarmi con le problematiche tipiche di questo genere di apprendimento.
Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
Non avendo un trascorso professionale , le mie principali esperienze le ho maturate partecipando a concorsi fotografici nazionali ed internazionali ,che sono stati per me motivo di confronto e di crescita. Da alcuni anni faccio parte di una associazione fotografica dove ho la possibilità di confrontarmi e misurarmi con gente del settore . Ho partecipato a vari contest dove le foto venivano giudicate e selezionate da fotografi professionisti. Inoltre tanta soddisfazione nel vedermi selezionate alcune foto pubblicate poi su calendari fotografici.
Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
Sicuramente una grossa tenacia e costanza ma anche saper attendere perché tanto prima o poi arriva…
Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?
Cerco di entrare in sintonia con la controparte come si dice essere sulla stessa lunghezza d’onda per metterla a proprio agio, essere fotografati non è per tutti.
Cosa ha influenzato il tuo stile?
Non ritengo di avere un mio stile particolare mi piace spaziare provare e riprovare
Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare ?
Sicuramente nella street la diffidenza della gente verso la macchina fotografica puntata direttamente
Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?
Nel 2018 io e mia moglie riusciamo a fare il desiderato viaggio in Africa con annesso safari. Partenza la mattina presto su una Jeep di grossa cilindrata direzione Tsavo Est National Park. Nel nostro gruppo ero l’unico con attrezzatura fotografica degna dell’occasione quando tutti gli altri erano solo armati di telefonino. Questa mi faceva sentire “il professionista” e ad ogni avvistamento di animali sfoggiando il mio potente zoom gli ripetevo “quando torniamo vi giro io delle foto decenti..” . Ma purtroppo nel tardo pomeriggio al ritorno nel nostro lodge é capitata l’unica cosa che non doveva succedere. A un certo punto la macchina fotografica si era bloccata e non rispondeva più ai comandi, decido allora di togliere la batteria per provare un reset fisico, ma proprio in quel mentre sulla strada incontriamo un dosso che fa sobbalzare violentemente il fuoristrada ed io per mantenere l’equilibrio e non rischiare la macchina fotografica perdo il controllo della batteria che volando dal mezzo… non ho più ritrovato….. Il secondo giorno di safari ahimé ho dovuto scattare foto con il mio misero telefonino lasciandovi immaginare le risa e gli sfottò di tutto il gruppo.
Grazie per avermi concesso questa possibilità di presentarmi