“Racconti Fotografici” Numero 263: intervista a Marco Lorenzi

Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 263° edizione , oggi intervistiamo il fotografo Marco Lorenzi, buona lettura.

 

Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?

Ciao a tutti mi chiamo Marco Lorenzi, ho 34 anni e  abito a Bergamo.

 

Da piccolo cosa sognavi di fare?

Da piccolo (e anche da grande) avrei voluto fare l’archeologo, purtroppo per il momento non ho avuto la possibilità’ di inseguire il mio sogno

La prima foto che hai scattato?

La prima foto l’ho scattata durante un viaggio in Giappone, acquistai una macchina semi professionale per avere un bel ricordo di viaggio, e da allora non ho piu’ smesso.

 

Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché ?

non mi sono mai ispirato a nessun fotografo, cerco di concretizzare tutto quello che mi passa per la testa

 

Cosa non è per te la fotografia ?

La fotografia, secondo me, non dev’essere banalità ma un modo di esprimere fantasia ed emozioni

 

Qual e` la sfida di ogni scatto?

In ogni foto che faccio cerco di creare una forte emozione , è la prima cosa che ricerco quando osservo gli scatti di altri fotografi.

 

Che cos’è la curiosità?

La curiosità è la voglia di imparare, sperimentare, provare

 

Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?

mi piacerebbe avere la possibilita’ di fotografare Vladimir Putin e qualche showgirl famosa

Qual e` il tuo prossimo progetto?

Il prossimo progetto che mi piacerebbe realizzare è quello di andare a fotografare i bellissimi paesaggi dell’irlanda, scozia e islanda

 

Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?

Sono sempre alla ricerca del miglioramento, ma sicuramente posso dire che ho cercato di fare miei tutti i consigli che gli altri fotografi mi davano

Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?

Essendo un autodidatta ho avuto molte difficolta’ all’inzio ma con pazienza e passione si puo’ ottenere ottimi risultati.

 

Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?

Di decisivo ancora niente, piacevoli apprezzamenti, qualche esposizione e qualche riconocimento

 

Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?

Sicuramente dipende dal genere di fotografia, ma saper osservare e prevedere aiuta moltissimo

 

Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?

Cerco di instaurare un rapporto di fiducia con la persona che voglio ritrarre, cercando di metterlo piu’ possibile a suo agio

 

Cosa ha influenzato il tuo stile?

Mi è difficile rispondere a questa domanda, perche’ sto ancora cercando di perfezionare e personalizzare il mio stile

Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare ?

Il problema che riscontro piu’ spesso è la sfiducia nei confronti dei fotografi  da parte di modelle/ragazze immagine e simili, in quanto parecchie di loro hanno avuto spiacevoli esperienze con alcuni personaggi il cui scopo principale non era fare fotografia.

Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?

Durante un viaggio in Giappone mi sono ritrovato per puro caso nel bel mezzo di una funzione religiosa shintoista , la cosa che ha colpito di piu’ la mia attenzione è stata una sfilata di altari finemente decorati e sorretti da molte persone rigorosamente vestite con abiti tradizionali.

Osservando alcuni “portantini” ho notato che alcuni avevano dei vistosi tatuaggi che facevano capolino fuori dai corti vestiti ed essendo da sempre attratto dalla cultura giapponese ho capito da subito che erano yakuza (in quanto solo loro in Giappone si fanno tatuare )

Con molta incoscienza alla fine della funzione mi sono avvicinato ad alcuni di questi signori e indicando la mia macchina fotografica e i lori tatuaggi, ho fatto capire loro che volevo fargli delle foto e sorprendentemente si sono dimostrati molto gentili e collaborativi spogliandosi quasi completamente in mezzo alla piazza della citta’.

Successivamente quando sono tornato a casa ho fatto visionare le foto ad una ragazza giapponese che conosco e ho scoperto che tutti i portantini facevano parte della stessa famiglia ed erano tutti yakuza, probabilmente è stato meglio saperlo dopo.

 

 

Se vi va di guardare i miei lavoro potete visionarli sulla mia pagine instagram :

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