Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 285° edizione , oggi intervistiamo il fotografo Saverio Minervini, buona lettura.
Ciao, sono Saverio Minervini, ho 28 anni e vivo a Molfetta in provincia di Bari, nella bellissima puglia.
Da piccolo cosa sognavi di fare?
Tante cose “belle e impossibili”.
La prima foto che hai scattato?
Non ricordo quale è stata la prima foto in assoluto, sicuramente ritraeva un tramonto.
Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché ?
In realtà seguo parecchi fotografi e cerco di trarre il meglio da ognuno.
Cosa non è per te la fotografia ?
Per me la fotografia non è semplicemente premere il pulsante di scatto e immortalare. Lo scatto va studiato.
La fotografia è raccontare, emozionare.
La foto non deve essere banale.
Qual e` la sfida di ogni scatto?
Trasmettere ciò che si vuole rappresentare.
Che cos’è la curiosità?
Ogni cosa.
Trovare location nuove e interessanti, provare nuove inquadrature, giocare con le luci.
Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?
Mai come in questo periodo storico vorrei tornare a viaggiare, fotografare nuovi visi e fare street nelle grandi città.
Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
La difficoltà maggiore è stata il costo dell’attrezzatura professionale.
Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
Sicuramente un po’ di fortuna, ma conta molto anche il timing, la luce e la location.
Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?
Occorre necessariamente entrare in sintonia, altrimenti è finita.
Bisogna conoscersi un po’ prima di iniziare uno shooting in modo che non ci sia imbarazzo durante gli scatti.
Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare ?
Nessuno in particolare
Buona luce a tutti
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