Eccoci all’undicesima edizione di “Racconti Fotografici” Protagonista della nostra intervista è Stefano Vitucci che ringraziamo per il tempo che ci ha voluto dedicare per raccontarci la “sua fotografia”. Buona lettura.
Mi chiamo Stefano Vitucci, classe ’91, mi definisco un’artista, da anni coltivo la passione per il disegno, la pittura, la grafica e la fotografia… oltre alle mie passioni sono anche un ragazzo normale, ho aperto nel 2013 la Gestione di Amministrazione Condominiale ed Immobiliare “Hauses Imm”, come vedete ambito ben diverso da quello hobbystico e nel 2014 ho aperto l’Associazione Libera Idee nella città di Trani di stampo artistico, socio-culturale, artistico, turstico e sportivo (inserire altre voci non mi sembrava il caso) tramite la quale oraganizzo eventi gratuiti per la cittadinanza.Da piccolo cosa sognavi di fare?
Nasco con la passione per il disegno, già dall’asilo ero il più bravo, sono sempre stato un autodidatta, negli anni a venire ho scoperto il teatro, la fotografia e la grafica ed è stato subito amore (con tutto rispetto parlando della mia Ragazza :D)
La prima foto che hai scattato?
Ho una buona memoria, ma fino a questo punto credo sia un po’ esagerato 🙂 considerate che ad oggi ho circa 3 TB di fotografie, quindi capite bene quante foto ho scattato durante il corso di questi anni.
Sicuramente una delle prime foto l’ho scattata in qualche gita scolastica con una usa e getta a rullino e mi ricordo che mio padre mi sgridava perchè nelle foto non comparivo mai, ma solo i paesaggi che visitavo…. non esistevano ancora i selfie 😀
Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perchè ?
Cosa non è per te la fotografia ?
E’ come se in quel momento congellassimo il tempo, qualsiasi cosa stessimo fotografando…
Un esempio, nel mio lavoro (Amministratore di Condominio) spesso mi trovo ad utilizzare la mia reflex per documentare danni per infiltrazioni o altro…. in poche parole non sono foto che esporrerei, però se ci pensiamo quella foto è stata scattata durante una problematica sorta in un dato luogo, con al mio fianco il proprietario di casa inc….. arrabbiato come la pece e racconta in realtà una storia ancora tutta da scrivere: L’assicurazione pagherà i danni? L’indennizzo accontenterà il danneggiato? Il proprietario farà comunque causa al condominio?
Qual è la sfida di ogni scatto?
Che cos’è la curiosità?
E’ una cosa fantastica, a volte anche fastidiosa, dipende dall’ambito, le persone troppo curiose sono anche quelle più impiccione 😀 Nella fotografia inve serve, perchè la fotografia è scoperta, passione, ricerca e chi non è curioso non sarà mai in grado di migliorare.
Inizio ad avere una grande passione per il macro, ma ciò mi porterebbe a investire su altri obiettivi, e facendolo per passione la vedo molto dura.Qual è il tuo prossimo progetto?
Voglio trasformare questa passione in un vero e proprio lavoro, al momento sto cercando degli studi fotografici in zona che possano inserirmi, ciò mi porterebbe sicuramente ad aumentare la mia esperienza anche nell’ambito delle fotografie per feste, non è facile… ma non demordo.Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
Bè, mi sono sempre fissato delle tappe, ho iniziato la mia essperienza con una compatta della Canon per poi passare ad una Canon Eos 400D, con la quale mi sono affacciato nel mondo della fotografia e con la quale ho iniziato a capire l’affascinante mondo delle reflex, sperimentandole durante il corso di diversi eventi artistici e culturali ai quali venivo chiamato (gratuitamente) a fare servizi fotografici.
A questo punto decisi di partecipare ad un corso base, e dopo circa un anno ho deciso di fare il salto di qualità con la Canon Eos 60D, raggiunto questo ulteriore traguardo ho iniziato a sperimentare diversi tipi di fotografia, è vero che nella mia gallery troverete prettamente fotografie paesaggistiche, ma è anche verò che spesso fotografo persone, animali ed insetti, ma pubblico solo ciò che veramente mi piace. Per il momento le mie foto vengono spesso utilizzate su sfondi desktop o immagini di copertina e questo mi fa veramente piacere, e mi auguro un indomani di vendere una bella foto da appendere su di una parete.Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
Il Tempo, dato che non mi frutta alcun guadagno, non posso certamente permettermi di dare più spazio alla fotografia rispetto al mio lavoro. E’ un grande ostacolo, fortunatamente ho conosciuto per mezzo Facebook diversi ragazzi con i quali organizziamo uscite fotografiche durante i fine settimana (sempre lavoro permettendo) e questo mi da la possibilità di mantenere questa passione in maniera constante.Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
Essere molto veloci ed avere una fortuna enorme, spesso mi capita di cogliere “l’attimo fuggente”, troppo spesso la macchina non è settata per quel tipo di scatta, perchè magari stavo fotografando altro con impostazioni diverse.
A meno che tu non sia un veggente credo proprio che ci vuole molta fortuna… a meno che tu non voglia simulare una determinata situazione, ma la vedo molto difficile in alcuni ambiti.
Io ad esempio ho una particolare propensione a fotografare i gatti mentre sbadigliano… ora che ci penso capita troppo spesso… forse sono io ad annoiarli… beh questo è il caso forse in cui sei tu a creare l’attimo.
Mi è capitato ultimamente di partecipare ad uno Shooting in sala pose, francamente vedere quelle ragazze ferme lì sotto una luce accencante, con gli altri fotografi che dicevano sposta la testa a sinistra, alza il braccio, abbassa lo sguardo, non so come non siano impazzite, quello che invece cercavo di fare era metterla, al contrario, a suo agio, non volevo forzarla a mettersi in una posizione da me decisa, ma volevo che fosse rilassata e più spensierata possibile.
Spesso quando fotografo, persone, soprattuto in eventi che organizzo, le fotografo da lontano, senza farmi vedere, perchè si sa, se una persona ti scatta una foto: cambi sguardo, se sei timido di agiti e se non sai sorridere mi distruggi le lenti dell’obiettivo, quindi preferisco cogliere le persone quando meno se l’aspettano.
Cosa ha influenzato il tuo stile?
Bè, tante cose possono influenzare il mio stile, spesso vedo, soprattutto sulla pagina Facebook Canon Club, come su altri siti, foto fantastiche e la voglia di provare a riprodurre quell’effetto è sempre molto grande.
Quindi credo che oggi il web, anche involontariamente, ci influenzi molto nella fotografia come nella vita quotidiana, la difficoltà è rimanere sempre se stessi.
Oltre ciò che ho già detto prima, sicuramente è il fatto che spesso mi fido del piccolo e como schermo lcd che mi mostra degli scatti degni da copertina del National Geographic, poi quando le importo sul pc le cose cambiano, quella foto che ti sembrava perfetta, inizia a mostrare delle lacune, purtroppo mi capita spesso, come ad esempio il micromosso che scopro solo in post-produzione.
Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?
Capitano spesso delle situazioni simpatiche, che poi ti rimangono… ad esempio ho un amico con il quale organizziamo spesso uscite (e spesso saltano), tutte le volte succede qualcosa (piove, influenza, appuntamenti di lavori, etc…).Ad esempio la prima passeggiata fotografica, che organizzai con la mia Associazione, l’ho condotta con 39,5 di febbre… ma non ci arrendiamo!
Però devo dire che mi sono divertito lo stesso 😀
Grazie a Tutti 🙂