Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?
Sono un “ragazzo” di 47 anni e vivo in Veneto ai piedi delle prealpi in un piccolo paesino immerso nei colli del prosecco .
DA PICCOLO COSA SOGNAVI DI FARE?
Da bambino sognavo di fare l’astronauta come la gran parte dei bambini, della mia generazione e di sicuro non il fotografo .
LA PRIMA FOTO CHE HAI SCATTATO?
Le mie prime foto che ho scattato le ho scattate nel giardino di casa mia a qualche fiore credo, usando una vecchia Yashica manuale prestatami da mia cognato fotografo e ricordo che con il cinquantino mi segnavo i dati di scatto in un taccuino così da poter controllare poi gli effetti sulle foto una volta sviluppate.
QUALI SONO I FOTOGRAFI A CUI TI ISPIRI E PERCHE?
Sinceramente non seguo nessuno in particolare , amando principalmente la fotografia naturalistica e paesaggistica mi piace lo stile e la tecnica di Alberto Ghizzi Panizza e comunque mi piacerebbe riuscire a catturare quei ritratti unici e profondi alla Steve McCurry se potessi viaggiare un po’ di più.
COSA NON È PER TE LA FOTOGRAFIA?
La fotografia per me non è ancora un vero e proprio lavoro , d’altronde il mio approccio alla fotografia è stato forse un po’ atipico da ventenne ho studiato da autodidatta su diversi libri e ho riempito scaffali di diapositive e fotografie per poi dopo qualche anno mettere da parte questo hobby favore di un’altra mia grande passione che è la musica. Fino a che circa 3 anni fa mi è capitato di vedere una fotografia scattata dalle nostre Dolomiti In notturna ,con una splendida via lattea e ne sono rimasto estremamente affascinato e quando ho capito che il digitale poteva portare questi risultati ho deciso di ricominciare e di reinvestire su questa mia vecchia passione acquistando la mia prima reflex Nikon digitale.
QUAL’È LA SFIDA DI OGNI SCATTO?
La sfida di ogni scatto per me riuscire a realizzare ciò che si ha in testa. Quando si parte per un viaggio che magari hai studiato e pianificato, hai già in ben chiaro quale sarebbero i scatti che vorresti portare a casa e quando ci riesco è risultato mia appaga sono al settimo cielo! Sicuramente la sfida è anche e soprattutto nella fotografia paesaggistica cercare di dare una tua originalità e impronta personale ai tuoi scatti.
CHE COS’È LA CURIOSITÀ?
La curiosità per me è la madre delle scoperte , è quella cosa che ti fa vedere dei particolari che un occhio non curioso non vedrebbe , che ti spinge a voler capire il perché delle cose e ti sprona a studiare per migliorare e crescere in qualunque cosa tu faccia.
CHI O COSA TI PIACEREBBE FOTOGRAFARE?
Una delle cose che mi affascina molto è l’aurora boreale sicuramente in un futuro spero non molto lontano vorrei riuscire a pianificare un viaggio nel nord Europa.
QUAL’È IL TUO PROSSIMO PROGETTO?
Il prossimo progetto è sicuramente un’escursione sulle nostre di Dolomiti in notturna a caccia della Via Lattea per testare della nuova attrezzatura .Ammirare il cielo stellato di una notte estiva senza luna lontano dai fonti di inquinamento luminoso è un’esperienza imperdibile e unica da vivere! anche al di fuori della fotografia.
QUALI TAPPE HAI ATTRAVERSATO PER DIVENTARE IL FOTOGRAFO DI OGGI?
Come ripeto il mio approccio la fotografia è un po’ atipico, Il mio inizio in analogico e i miei studi sulla tecnica fotografica mi hanno portato poi a distanza di anni passando al digitale a cercare di ottenere lo scatto che cerchi con la fotocamera e non con la post-produzione. Il digitale però ti apre un mondo ,ti aiuta tantissimo capire dove sbagli e velocizza il tuo percorso di crescita unito uno studio continuo e spinto da tanta curiosità e voglia di miglioramento mi ha portato al fotografo che sono oggi e devo dire che la fotografia mi sta dando qualche bella soddisfazione.
CHE DIFFICOLTÀ HAI INCONTRATO LUNGO IL TUO PERCORSO?
Difficoltà particolari Non ne ho avute se non quella di trovare il tempo e i mezzi da dedicare alla fotografia.
QUALI ESPERIENZE DECISIVE HAI AVUTO NELL’AMBITO FOTOGRAFICO?
Quando circa 2anni fa sono stato contattato per la richiesta di una mia foto da usare come copertina di una rivista locale ho realizzato che forse avevo qualche potenzialità.
E quando lo scorso anno quando sono riuscito a realizzare una piccola mostra personale accompagnandola con la mia musica del mio quartetto musicale e quindi fondendo le mie grandi passioni mi ha reso un po’ più consapevole ed orgoglioso delle mie capacità.
CHE COSA È NECESSARIO PER POTER COGLIERE L ‘ATTIMO GIUSTO?
Sicuramente serve un buon mix di fortuna, estro ,tecnica e intelligenza ,poi dipende un po’ da cosa devi fotografare non facendo Street e poca ritrattistica i miei scatti sono abbastanza preparati, un po’ di fortuna ci vuole sempre ma anche tecnica ,pazienza , perseveranza e l’occhio per cercare angolazioni ed inquadrature originali.
CHE RAPPORTO CERCHI DI INSTAURARE CON LE PERSONE /SOGGETTI CHE VUOI RITRARRE?
Quando faccio dei servizi fotografici a cerimonie o eventi eccetera ,cerco sempre di essere simpatico e poco invadente e di far sentire a proprio agio i soggetti di fronte all’obiettivo o di rubare lo scatto in modo da ottenere delle espressioni più naturali e non forzate .
Quando invece faccio paesaggistica mi piace vivere in pieno il luogo che vado a fotografare camminando e campeggiando anche sul posto.
COSA HA INFLUENZATO IL TUO STILE?
Sicuramente il luogo in cui vivo a un passo delle nostre splendide Dolomiti bellunesi ha nutrito la mia passione per la natura e la foto di paesaggio e macro ,ma mi piace sperimentare in tutti i campi soprattutto la ritrattistica.
QUALI SONO I PROBLEMI CHE RISCONTRI OGGI NEL FOTOGRAFARE?
Il problema dei fotografi di questi tempi e soprattutto in Italia secondo me è il valore tecnico artistico di una foto ,il mercato fotografico è saturo e molto spesso ti richiedono un servizio e poi si stupiscono se a fronte di questo viene richiesto minimo di compenso.
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