Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?
Mi chiamo Luca Casale ho 58 anni abito a Torino e la mia linfa vitale è la fotografia.
Da piccolo cosa sognavi di fare?
Da piccolo non avevo sogni particolari pensavo solo a divertirmi e godermi la natura e dal momento che sono sempre stato curioso non smettevo mai di cercare cose nuove da scoprire.
La prima foto che hai scattato?
Ho iniziato tardi a fotografare intorno ai 20 anni, i miei primi scatti erano dedicate alle persone che avevo intorno con una predilezione per il bianco e nero., la mia prima fotocamera reflex era proprio una Canon modello AE-1 Program comprata nel 1981.
Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché?
Non ho mai avuto fotografi di riferimento a cui ispirarmi anche perché ho sempre preferito contare sulla mia voglia di sperimentare cose diverse senza utilizzare spunti rubati da altri. Negli ultimi anni mi sono occupato principalmente di fotografia naturalistica ed ammiro chi è riuscito a vivere di questo.
Cosa non è per te la fotografia?
La fotografia è per me la possibilità di permettere ad altre persone di vedere con i miei occhi
Qual e` la sfida di ogni scatto?
La differenza tra una bella foto che a breve scomparirà dai nostri ricordi ed una foto che lascia il segno è la mia sfida personale, per ottenere questo non basta la tecnica e la devozione ma è l’insieme di vari componenti che rendono magica una fotografia ed a volte irripetibile.
Che cos’è la curiosità?
Lasciare che i tuoi occhi e i tuoi sensi ti portino a scoprire cosa c’è dietro alle innumerevoli porte che decidete di aprire.
Chi o cosa ti piacerebbe fotografare?
Mi piacerebbe fotografare le linci e le tigri ma per come concepisco io la fotografia naturalistica sarà dura riuscirci perché non amo i capanni ed i viaggi organizzati.
Riuscire a fotografare bene l’aurora boreale ed imparare tutti i segreti della fotografia astronomica
Qual e` il tuo prossimo progetto?
Mi piacerebbe tornare in estate in Islanda dove sono stato anni fa in inverno un luogo fantastico dove ogni istante è una continua scoperta e fonte di spunti fotografici.
Prima o poi dovrò andare a fare un giretto da queste parti : //it.wikipedia.org/wiki/Salar_de_Uyuni
Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
Prima il ritratto intorno ai 20 anni per poi passare nel corso della mia vita lavorativa a fotografare cose diversissime tra di loro dalla moda all’automobile dalle fotografie in studio alla pubblicità per quotidiani e riviste ai cataloghi alla fotografia industriale per poi dedicarmi in questi ultimi 15 anni principalmente alla fotografia naturalistica e ai paesaggi.
Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
Ho iniziato come assistente di un fotografo di automobili e dopo i primi anni di gavetta in giro per l’Italia ho sentito la necessita di avere uno studio mio dove potere esprimere liberamente.
Sono stato aiutato da mio padre ad attrezzare lo studio per poter venire incontro alle diverse tipologie di scatto che mi hanno permesso di iniziare a svolgere il lavoro che mi ero scelto.
I primi anni sono stati duri perché ero da solo e avevo da gestire un sacco di cose a cui non ero preparato
Mente ero molto bravo nel mio lavoro non ero altrettanto bravo a trovarmi i clienti e dal momento che non potevo continuare tutta la vita a fare l’artista squattrinato ad un certo punto dopo 5 anni dove erano più i soldi che spendevo in attrezzature che quello che guadagnavo, ho deciso a malincuore di intraprendere un altro tipo di lavoro senza abbandonare completamente la fotografia e finalmente fotografare quello che mi piaceva di più e non quello che era necessario fotografare per accontentare i clienti.
Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
Le mie prime foto apparse sul quotidiano La Stampa a tutta pagina alle campagne pubblicitarie di Grande Marvin a Torino con le mie foto sui manifesti nelle strade di tutta la città.
Ho vinto il concorso internazionale “Fotografare il Parco” nella categoria paesaggi nel 2010
//www.fotografareilparco.it/it/albo-doro/2010
alcune mie foto sono presenti sulle pagine di Wikipedia
Insegno da 4 anni fotografia naturalistica al circolo fotografico La Mole di Torino con grandi soddisfazioni perché mi permette di trasferire la mia passione nella cura dei particolari, la tecnica dello scatto la conoscenza degli animali selvatici e come entrare nel loro mondo senza disturbare.
Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
Quando si fotografano gli animali selvatici la preparazione è fondamentale perché bisogna conoscere i posti gli orari i loro comportamenti e non c’è mai nulla di scontato ed essere pronti allo scatto improvviso.
Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare?
Quando ho iniziato ad occuparmi di fotografia i fotografi erano molti di meno con costi molto superiori da sostenere, l’avvento del digitale prima e di Internet dopo ha stravolto tutte le regole del mercato e se da un a parte a permesso a molte più persone di occuparsi di fotografia ha creato anche molte false aspettative.
Adesso sono diventati tutti fotografi e molti organizzano workshop di qualunque tipo senza avere le basi ma unicamente perché sperano nel facile guadagno, il mercato è stato ormai completamente rovinato da una corsa al ribasso dove la qualità è l’ultima delle cose richieste.
Fortunatamente non devo più fare questo per vivere e posso fotografare quello che voglio e godermi le giornate che decido di dedicare alla natura ai miei amici senza compromessi.
Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?
Uno scatto a cui sono particolarmente affezionato è quella del gipeto durante la tormenta di neve perché me la sono cercata e voluta aspettando per ore al freddo da solo in alta montagna e quando è apparso questo angelo del gelo che veniva volando verso di me tra mille fiocchi di neve per portarmi via con lui, sono riuscito ad non esitare e portarmi a casa la mia foto perfetta.
Le mie foto più recenti sono visibile alla mia pagina: //www.facebook.com/PhotoLucaCasale/
Link di Instagram : //www.instagram.com/photolucacasale/