Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 243° edizione , oggi intervistiamo il fotografo Sauro Doria, buona lettura.
Ciao sono Sauro Doria ho 57 anni e vivo a Sant’Anna di Chioggia, ho la passione per la fotografia dall’età di 15 anni e negli ultimi è diventata per me la mia unica passione, sono sempre stato attratto dalla natura e da 6 anni mi sono immerso nella fotografia naturalistica e principalmente nell’avifauna.
La prima foto che hai scattato?
Ricordo con piacere le uscite con il gruppo scout della mia città e i primi scatti arrivarono proprio in quelle occasioni, scarponi fumanti vicino al fuoco ad asciugare, panorami di montagna…..
Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché ?
Apprezzo i fotografi del nord Europa, curioso nelle loro pagine web, ma non mi ispiro a nessuno però cerco di frequentare amici fotografi molto capaci e cerco sempre di assimilare quello che mi può migliorare.
Cosa non è per te la fotografia ?
Non è lavoro, ma passione.
Qual e` la sfida di ogni scatto?
La buona luce, lo sfondo migliore, ma soprattutto migliorarmi, sempre alla ricerca della foto che mi soddisfi, almeno per un po’, poi si ricomincia….
Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?
Il bue muschiato nel nord Europa, l’orso polare…..
Qual e` il tuo prossimo progetto?
Sto lavorando per incontrare l’allocco degli urali, il francolino di monte e il picchio rosso mezzano, che spero per la prossima primavera (covid permettendo) spero di realizzare.
Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
Arrivo dalla fotografia analogica e per me è stato un salto molto ponderato il passaggio al digitale, ora però la foto è nelle mie mani (con i miei limiti) dall’inizio alla fine, prima lo era solo per il bianco e nero.
Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
L’attrezzatura, per chi come me decide di fare fotografia naturalistica va incontro a grosse spese, le ottiche sono fondamentali ma costose.
Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
Niente di decisivo, solo molto apprezzamento e alcune mostre anche individuali.
Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
Molta pazienza, un po’ di fortuna, ma principalmente conoscenza di chi stai fotografando e conoscenza dell’ambiente in cui stai fotografando.
Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?
Molto rispetto per ciò che sto fotografando.
Cosa ha influenzato il tuo stile?
Il tempo, gli errori, il periodo della vita…
Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare ?
Sono del tutto autodidatta e la post-produzione per me è un continuo conoscere, sperimentare, sbagliare e ricominciare…..