Bentornati a “Racconti Fotografici” . Eccoci alla 291° edizione: oggi intervistiamo il fotografo Daniele Peli, buona lettura.
Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?
Mi chiamo Daniele e sono un fotografo amatoriale. Sono ingegnere, appassionato di sport e ovviamente di fotografia, che più o meno saltuariamente pratico per passione e nel tempo libero.
Da piccolo cosa sognavi di fare?
L’inventore! Mi immaginavo di diventare come Archimede Pitagorico
La prima foto che hai scattato?
Non me lo ricordo…Potrebbe essere una foto scattata alle elementari durante una gita.
Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perché ?
Ammetto di non conoscere bene i fotografi famosi. Seguo vari forum; mi appassionano i paesaggisti, ma inizio a guardare con crescente interesse i ritrattisti.
Cosa non è per te la fotografia ?
Un passatempo che non richiede studio, pazienza e preparazione.
Qual e` la sfida di ogni scatto?
Trasmettere l’idea che ho in testa
Che cos’è la curiosità?
Una necessità, per imparare a guardare il mondo.
Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?
Mi piacerebbe partecipare a un bel viaggio in Africa e fotografare da vicino gli animali della Savana.
Qual e` il tuo prossimo progetto?
Nessuno in particolare…fotografo quando mi sposto o incappo in un’occasione particolare. Mi piacerebbe iniziare a sperimentare con filtri ND.
Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
Da bambino scattavo con una compatta ad obiettivo fisso, ovviamente a pellicola. Poi sono passato alla prima compatta a pellicola, ma con zoom.
Successivamente sono approdato al digitale, negli anni dell’università.
E da qualche anno mi sono dotato di una fotocamera reflex moderna.
Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
Nessuna..se non alcune difficoltà economiche, dato che l’attrezzatura costa. Per realizzare alcune idee avrei bisogno di attrezzature più specifiche.
Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
L’incontro con due amici, un amatore e un professionista, dai quali ho imparato molto.
Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
L’istinto e la ricerca, la predisposizione allo scatto.
Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?
Scatto poco a persone. Di certo mi chiedo sempre come potrei rendere al meglio ciò che ho davanti.
Cosa ha influenzato il tuo stile?
Credo che la mia breve esperienza a pellicola abbia avuto la sua importanza. Cerco sempre una foto naturale, senza post produzioni esagerate, tipiche dei social moderni.
Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare?
Direi nessuno, se non questa maledetta pandemia.
Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?
Ringrazio la mia compagna, che mostra una pazienza infinita quando mi metto in postazione con treppiede e tempi lunghi!