Bentornati a “Racconti Fotografici” eccoci alla 81° edizione , oggi intervistiamo il fotografo Tiziano Marchini, buona lettura.
Ci racconti un tuo aneddoto particolare o simpatico?
(Se ci sono domande a cui non vuoi/puoi rispondere puoi saltarle, se vuoi aggiungere altri argomenti puoi farlo tranquillamente alla fine)
Ti puoi presentare per gli amici che ancora non ti conoscono ?
Mi chiamo Tiziano Marchini ho sono nato nel 1976 e non sono un fotografo professionista ma semplicemente un appassionato di fotografia .
Da piccolo cosa sognavi di fare?
Come tanti bambini sognavo di diventare un calciatore o un pilota ,insomma uno sportivo !
La prima foto che hai scattato?
Onestamente la prima foto che ho scattato non la ricordo con precisione ma mi ricordo che da piccolino al mare provavo a fare delle foto con una piccola ricoh a pellicola di mio padre .
Poi all’età di 9 anni una mia zia mi regalò per la comunione una macchinetta fotografica tutta per m, e da lì un pò per gioco mi divertivo a scattare le prime fotografie !
Poi logicamente crescendo e arrivata l’era del primo digitale ,e acquistai con i miei primi stipendi una piccola compatta !Una kodak easyshare. Ecco forse da lì la prima scintilla.
Quali sono i fotografi a cui ti ispiri e perchè ?
Ammiro parecchi fotografi ,partendo da quelli che hanno scritto la storia della fotografia a quelli meno conosciuti e che addirittura come il sottoscritto non sono nemmeno professionisti .
Credo che ogni persona abbia un proprio stile dentro di sè ,l’importante è riuscire ad esprimerlo .
Ritornado alla domanda non amo fare dei nomi ,sarebbe troppo facile . Se oggi ho imparato a reggermi in equilibrio con la macchina fotografica è grazie ad una persona che come me vive di passione fotografica e musica che non guasta mai !
Grazie a Lui e le sue immagini dentro di me è scattata la vera molla che mi ha spinto in questo mondo fantastico.
Cosa non è per te la fotografia ?
Difficile da rispondere . La fotografia non deve essere una gara ,una competizione ,un’ esasperazione.Non deve esistere lo scatto a fine di lucro inteso nel senso più venale della parola!
Qual e` la sfida di ogni scatto?
Sicuramente è quello di trasmettere un emozione alla persona che in quel momento sta ammirando la mia foto . Quando riesci ad ottenere questo risultato vuol dire che sei sulla strada giusta. Comunicare ed emozionare è la sfida da raggiungere più bella.
Che cos’e` la curiosita`?
La curiosità è indispensabile in questo tipo di professione ,diventa il motore di ricerca continua a nuove esperienze e ispirazioni !
Chi o cosa ti piacerebbe fotografare ?
Non saprei onestamente,sono veramente tante le cose che mi passano per la mente .
Se dovessi scegliere forse il mondo intero! Tutto è bellissimo,un mega tour in giro per la terra ! Popolazioni , culture ,paesaggi ogni giorno diversi . Perchè no.
Quali tappe hai attraversato per diventare il fotografo che sei oggi?
Le tappe che forse un pò tutti percorrono .Spinto da una grande attrazione verso il mondo delle immagini, si parte con una forte immersione di studio e prove fotografiche. Ho macinato numerosi scatti in ogni momento, dalle giornate più libere a quelle più impegnative .
Sicuramente trovare amici con più esperienza di te nel momento della maturazione fotografica non nascondo che può portare i suoi benefici ,perciò questo aspetto non va sottovalutato !
Poi alla base c’è sempre la passione che muove il tutto……
Che difficoltà hai incontrato lungo il tuo percorso?
Forse la difficolta più grossa che ho riscontrato è arrivata nel momento in cui ho capito che stavo prendendo confidenza con la macchina e il soggetto vero e proprio.Mi spiego meglio,all’inizio scattavo tante fotografie perchè pensavo di accumulare esperienza .Con il passar del tempo mi son reso conto che concentrarsi prima di eseguire una immagine è stata la miglior scelta che potessi fare ! Oggi sembrerebbe logico tutto questo , ma quando si è all’ inizio può succedere di incappare in queste piccole sbavature .
Quali esperienze decisive hai avuto nell’ambito fotografico?
Direi in primis l’aver incontrato una persona che mi ha fatto scattare la molla con le sue immagini . Ho sempre per istinto amato la fotografia naturalistica e il fatto di avere scoperto attraverso le immagini di P.B il mondo della natura mi ha cambiato l’approccio al tutto !
Sempre grazie a questa persona ho poi scoperto un gruppo fotografico naturalistico che mi ha svezzato non poco .Commenti,consigli ,a volte critiche mi hanno fatto crescere parecchio!
Che cosa è necessario per poter cogliere l’attimo giusto?
Cogliere l’attimo giusto ?? Lo riassumerei con poche parole!Ci vuole intuizione ,fantasia,e a volte velocità di tempismo di esecuzione .
Che rapporto cerchi di instaurare con le persone/soggetti che vuoi ritrarre?
Nel mio caso parliamo solo di soggetti ,perchè con le persone non mi sono mai messo veramente a confronto .
Sempre sicuramente alla base il rispetto ,sia che abbia di fronte un bel fiore o un piccolo insetto .
Lascio che siano loro a consigliarmi per la scelta dello scatto, in base a come si propongono mi adatto e cerco di raccogliere il massimo possibile .
Cosa ha influenzato il tuo stile?
Un pò come ho già scritto prima il rapporto con la natura! Per me e sempre stato fondamentale
Quali sono i problemi che riscontri oggi nel fotografare ?
Forse ritornare a una fotografia più easy,meno automatismi più semplicità. Correre meno e ragionare di più . Una fotografia più semplice
Oggi sui vari social si legge di tutto ma non si parla più di fotografia vera ……..
Ecco io ad esempio non sono un sostenitore del mondo fotoritocco troppo esasperato,ritengo che oggi abbiamo già tanti piccoli aiuti ed intervenire troppo sulle proprie immagini non mi fà impazzire ! Negli ultimi anni mi sono lanciato nell utilizzo di vecchie ferraglie (ottiche un pò datate) .Utilizzare ottiche totalmente in manuale e magari più difficili da gestire come MF mi stimola parecchio .
Porto un piccolo esempio …Mi capita di rispondere a ragazzi che mi chiedono come si faccia a cambiare il diaframma con un ottica vintage montata su una macchina fx di nuova generazione .Ecco spesso cercano nel menù della macchina senza pensare che il diaframma lo si comanda dalla ghiera dell’obbietivo ! Forse ci siamo abbituati troppo bene ,sempre che questo sia il bene .